E’ attivo il beacon WSPR del Politecnico di Milano, primo nodo operativo del International Beacon Project.
 
Il beacon trasmette con il callsign IU2PJI con una potenza di uscita di circa 200mw a rotazione senza interruzioni, H24 dagli 80m ai 10m , su queste frequenze (MHz): 
80m USB 3.592600 3.570000 – 3.570200
40m USB 7.038600 7.040000 – 7.040200
30m USB 10.138700 10.140100 – 10.140300
20m USB 14.095600 14.097000 – 14.097200
17m USB 18.104600 18.106000 – 18.106200
15m USB 21.094600 21.096000 – 21.096200
12m USB 24.924600 24.926000 – 24.926200
10m USB 28.124600 28.126000 – 28.126200
 Lo spettro di 6Hz dell’emissione WSPR è randomizzato ad ogni slot temporale di 2 minuti nello spazio allocato di 200Hz.
Questo significa in pratica che sugli 80m potremmo vedere l’emissione di 6 Hz centrata su 3.570032 per una durata di due minuti circa e dopo circa 20 minuti la vedremmo ad esempio su 3.570078, dopo aver trasmesso con lo stesso criterio in sequenza su tutte le bande dei 40, 30, 20, 17, 15, 12, 10 metri. Questo diminuisce la possibilità di collisione con le altre stazioni in aria nello stesso momento.
 
Su questo sito c’è la lista (e la mappa) di chi ha ascoltato IU2PJI nelle ultime 24 ore.
La differenza sulla frequenza di ricezione dei nostri “reporters” deriva dal disallineamento tra chi trasmette e chi riceve. Il ciclo dura circa 20 minuti e segue il WSJTX Band hopping schedule (vedi foto della tabella), coordinato a livello internazionale con gli altri membri del progetto.
L’antenna che usiamo è una delta loop con perimetro di poco più di 70 metri, a 10 metri da terra. Un balun 16:1 in tensione garantisce dei valori ragionevoli di return loss su tutte le bande di interesse. Ovviamente l’antenna è una di quelle attività perfettibili all’infinito.
 
Per iniziare a ricevere WSPR esistono numerose risorse su internet che spiegano come poter fare. Basta qualsiasi ricevitore (anche del tipo RTL-SDR) che possa andare sulle frequenze HF ed un PC con il software (https://physics.princeton.edu/…/doc/wspr/wspr-main.html) in grado di interpretare l’audio.
Se non si ha a disposizione il ricevitore, su http://rx.linkfanel.net/ c’è una pletora di websdr accessibili via browser, che con l’extension WSPR possono decodificarci (scegliere dal menu extension -> WSPR). Da questi ricevitori è possibile inoltre veicolare il flusso audio I/Q dal browser verso il software del PC, per fare sperimentazione. E’ possibile anche usare un client python per catturare l’audio dalla risorsa KiwiSDR websocket e lavorare con il flusso senza browser.
Naturalmente, WSPR è uno strumento per valutare l’accoppiata location/antenna e verificare le performance del setup ottenuto. Quindi meglio un cavo, anche random, un ricevitore e un po’ di creatività.
 
Stay tuned e… riceveteci!
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